Cassazione penale Sez. V sentenza n. 33850 del 13 settembre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:33850PEN

Massima

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Il reato di atti persecutori (art. 612-bis c.p.) si configura quando la condotta reiterata di minacce e molestie, anche attraverso contatti telefonici e messaggi, è idonea a cagionare nella vittima un perdurante e grave stato di ansia e di paura, senza che sia necessaria una specifica "progettualità" dell'agente, essendo sufficiente il dolo generico, ovvero la volontaria e cosciente reiterazione di tali condotte, accompagnata dalla consapevolezza della loro idoneità a produrre gli eventi descritti dalla norma. Le dichiarazioni della persona offesa, se attendibili e confermate da altri elementi di prova, possono costituire prova sufficiente ai fini del giudizio di responsabilità, senza che sia necessario richiedere ulteriori riscontri, atteso che il carattere delle minacce e delle molestie può, di per sé, essere idoneo a suscitare nella vittima il perdurante stato di ansia e di paura previsto dalla fattispecie. Inoltre, i motivi che hanno indotto l'agente a tenere tale condotta, pur potendo rilevare ai fini della qualificazione giuridica del fatto, non escludono di per sé la sussistenza del dolo, qualora la finalità perseguita (ad esempio, costringere la vittima a riprendere la relazione o punirla per la scelta effettuata) risulti compatibile con la fattispecie delittuosa contestata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PEZZULLO Rosa - Presidente

Dott. SETTEMBRE Antonio - rel. Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. CALASELICE Barbara - Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 07/10/2020 della CORTE APPELLO di PALERMO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere SETTEMBRE ANTONIO;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore GIORDANO LUIGI, che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso.
Lette le conclusioni del difensore (OMISSIS), che ha chiesto l'annullamento della sentenza impugnata.
RITENUTO IN FATTO<…

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