Il sequestro di persona a scopo di estorsione è un reato plurioffensivo che tutela sia la libertà personale della vittima sia il suo patrimonio. Integra tale fattispecie la condotta di privazione della libertà personale finalizzata a conseguire un ingiusto profitto come prezzo della liberazione, a prescindere dalla fonte del rapporto illecito sottostante. Perché si configuri il sequestro di persona a scopo di estorsione è necessario che vi sia un nesso di corrispettività tra la privazione della libertà e il profitto ingiusto preteso, in modo che il pagamento del prezzo costituisca il corrispettivo per la restituzione della libertà sottratta. La mera finalità di ottenere qualcosa di cui disponga la persona offesa, senza che ciò sia collegato alla liberazione, integra piuttosto il reato di estorsione o di rapina. Inoltre, la privazione della libertà personale deve avere una durata apprezzabile, a meno che, sussistendo l'ingiustizia del profitto, essa possa realizzarsi anche in un tempo appena percepibile. Qualora manchi il nesso di corrispettività tra privazione della libertà e ingiusto profitto, o la privazione della libertà non abbia una durata apprezzabile, la condotta potrà eventualmente integrare il reato di estorsione, ma non quello di sequestro di persona a scopo di estorsione.