Consiglio di Stato sentenza n. 6003 del 2023

ECLI:IT:CDS:2023:6003SENT

Massima

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Il Consiglio comunale, nell'esercizio della propria discrezionalità pianificatoria, è tenuto a motivare in modo specifico e congruo la scelta di rigettare una proposta di variante urbanistica che incida sulla destinazione di una singola area del territorio comunale, anche se precedentemente avallata dalla Giunta comunale e dalla Commissione tecnica competente. La motivazione deve esplicitare le ragioni di pubblico interesse che giustificano il diniego, non essendo sufficiente un mero richiamo alla competenza pianificatoria del Comune o a generiche valutazioni di opportunità. In particolare, laddove la variante proposta comporti il passaggio da una zona di completamento a una zona di espansione, la motivazione deve indicare gli specifici profili di criticità urbanistica, paesaggistica o di mancato fabbisogno abitativo che inducono a ritenere preferibile la destinazione a zona di espansione, senza potersi limitare a considerazioni astratte sulla "grandezza e topografia" dell'area. Il difetto di una motivazione adeguata e coerente con lo stato dei luoghi e la disciplina urbanistica vigente determina l'illegittimità del provvedimento di diniego della variante.

Sentenza completa

Pubblicato il 19/06/2023

N. 06003/2023REG.PROV.COLL.

N. 06612/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 6612 del 2019, proposto da
((omissis)) e ((omissis)), rappresentati e difesi dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato ((omissis)) in Roma, via G. Borsi n. 4;

contro

Provincia Autonoma di Bolzano, non costituita in giudizio;
Comune di Naturno, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato ((omissis)) in Roma, via ((omissis)) 5;

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