Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 34819 del 8 settembre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:34819PEN

Massima

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Il concorso nel reato di resistenza a pubblico ufficiale può configurarsi anche attraverso un comportamento omissivo o commissivo che, pur non impedendo in modo definitivo l'esecuzione dell'atto di servizio, ne intralci o comprometta temporaneamente la regolarità, come nel caso di minacce rivolte ai pubblici ufficiali intervenuti. Ai fini della responsabilità concorsuale, non è necessario che il contributo del singolo imputato sia stato determinante per la realizzazione del reato, essendo sufficiente qualsiasi attività, anche solo rafforzativa o agevolatrice del proposito criminoso altrui, purché causalmente collegata alla condotta illecita.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio - Presidente

Dott. GRAMENDOLA ((omissis)) - Consigliere

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. FAZIO ((omissis)) - Consigliere

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

FO. Ad. , nato a (OMESSO);

avverso sentenza della Corte di Appello di Catanzaro del 9 ottobre 2006;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in Camera di consiglio la relazione fatta dal Consigliere Dott. ((omissis)) Fazio;

Udita la requisitoria del Procuratore Generale in persona del Sostituto Dott. ((omissis)), che ha concluso per la declaratoria di inammissibilita' del ricorso.

SVOLGIME…

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