Il Comune, a fronte di una richiesta di presa d'atto della validità di una concessione demaniale marittima fino al 2033, ai sensi dell'art. 1, commi 682 e 683, della legge n. 145 del 2018, è tenuto ad avviare il relativo procedimento e a concluderlo mediante l'adozione di un provvedimento espresso, valutando la compatibilità di tale proroga automatica con il diritto dell'Unione Europea, alla luce dei principi fissati dalla sentenza della Corte di Giustizia dell'Unione Europea del 14 luglio 2016, C-458/14. In particolare, il Comune dovrà verificare se la concessione in questione presenti un interesse transfrontaliero certo, tenuto conto della situazione geografica del bene e del valore economico della concessione, nel qual caso la proroga automatica dovrà ritenersi incompatibile con il diritto dell'Unione Europea. Qualora il Comune rimanga inerte, il giudice amministrativo può nominare un Commissario ad acta per l'adozione del provvedimento dovuto, a carico e spese dell'Amministrazione inadempiente.