Cassazione penale Sez. V sentenza n. 44137 del 29 novembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:44137PEN

Massima

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Il giudizio di prevenzione è autonomo rispetto al procedimento penale e la misura della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza può essere applicata anche in assenza di una pronuncia di condanna penale, purché sussistano sufficienti indizi di appartenenza dell'indiziato a un'associazione di tipo mafioso. Tali indizi possono essere desunti anche da condotte che, pur non integrando gli estremi del reato di cui all'art. 416-bis c.p., rivelino un "stretto rapporto di contiguità" tra l'indiziato e esponenti di spicco della criminalità organizzata, tale da far ritenere attuale la sua pericolosità sociale. L'attualità della pericolosità sociale può essere desunta dalla verifica del ruolo concretamente svolto dall'indiziato all'interno del sodalizio mafioso, senza che sia necessaria la prova di una sua attuale partecipazione alle attività del gruppo criminale, essendo sufficiente che il suo precedente coinvolgimento non risulti superato da elementi idonei ad escludere la possibilità di un suo futuro reinserimento nell'organizzazione. La motivazione della decisione che applica la misura di prevenzione, pur dovendo essere logica e coerente con le risultanze processuali, non è sindacabile in sede di legittimità per vizi di motivazione, se non nel caso in cui essa risulti totalmente omessa o meramente apparente, cioè priva di efficacia dimostrativa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMO Maurizio - Presidente

Dott. DUBOLINO Pietr - rel. Consigliere

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) PA. MA. N. IL (OMESSO);

avverso il decreto n. 186/2010 CORTE APPELLO di PALERMO, del 20/12/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. PIETRO DUBOLINO;

lette le conclusioni del P.G. Dott. GIALANELLA Antonio il quale ha chiesto che il ricorso sia dichiarato inammissibile.

RILEVATO IN FATTO

- che con l'impugnato provvedimento fu confermata l'applicazione della misura della sorvegl…

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