Cassazione penale Sez. II sentenza n. 19661 del 10 maggio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:19661PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La sussistenza dell'aggravante della rapina commessa ai danni di persona ultrasessantacinquenne è determinata in modo oggettivo dal dato anagrafico, a prescindere da eventuali contestazioni sulla conoscenza dell'età della vittima da parte degli imputati. Inoltre, l'aggravante delle più persone riunite è configurabile quando entrambi gli imputati hanno concretamente partecipato agli atti aggressivi finalizzati all'impossessamento del bene della vittima. La motivazione della sentenza di appello, che richiama e fa propria quella di primo grado, è adeguata e conforme ai principi di diritto, anche in relazione al bilanciamento delle circostanze e alla determinazione della pena, quando le censure dell'appellante si limitano a meri profili valutativi del compendio probatorio già esaminati dai giudici di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Presidente

Dott. IMPERIALI Luciano - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - rel. Consigliere

Dott. DI PAOLA Sergio - Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 27/10/2021 della CORTE APPELLO di ROMA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere VERGA GIOVANNA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore GIORGIO LIDIA che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
udito il difensore:
Ricorso trattato con contraddittorio scritto ai sensi del Decreto Legge n. 137…

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