Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 511 del 2023

ECLI:IT:TARMI:2023:511SENT

Massima

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Il ricorso amministrativo è dichiarato improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse della parte ricorrente, in quanto la stessa ha manifestato di non avere più interesse alla decisione del ricorso. Il principio di diritto affermato dalla sentenza è che, in presenza di una dichiarazione di cessazione della materia del contendere da parte del ricorrente, cui aderiscono le amministrazioni intimate, il giudice amministrativo è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuto difetto di interesse, ai sensi dell'art. 35, comma 1, lett. c), del codice del processo amministrativo. Tale principio trova applicazione anche quando la questione oggetto del giudizio abbia dato luogo a oscillazioni giurisprudenziali, in quanto ciò non incide sulla sussistenza del difetto di interesse sopravvenuto. La declaratoria di improcedibilità comporta la compensazione delle spese di giudizio tra le parti, in considerazione delle suddette oscillazioni giurisprudenziali.

Sentenza completa

Pubblicato il 28/02/2023

N. 00511/2023 REG.PROV.COLL.

N. 01428/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1428 del 2018, proposto da Valentina Rossi, rappresentata e difesa dagli avvocati Mario Caliendo e Giovanni Di Caterino, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Ministero dell'Istruzione dell’Università e della Ricerca, in persona del Ministro
pro tempore
, rappresentato e difeso
ex lege
dall’Avvocatura Distrettuale dello Stato, con sede legale in Milano, Via Freguglia, 1;
Università degli Studi di Pavia, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato, con domicilio legale in Mil…

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