Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 9564 del 2023

ECLI:IT:TARLAZ:2023:9564SENT

Massima

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L'ordine di demolizione di opere edilizie abusive, adottato ai sensi dell'art. 27 del D.P.R. n. 380/2001, costituisce un provvedimento vincolato e doveroso per l'amministrazione, affrancato dalla ponderazione discrezionale dell'interesse al mantenimento delle opere, in quanto l'interesse pubblico risiede nella rimozione dell'abuso e nel ripristino dei luoghi illecitamente alterati. Tale provvedimento non deve essere preceduto dalla comunicazione di avvio del procedimento, trattandosi di una misura sanzionatoria per l'accertamento dell'inosservanza di disposizioni urbanistiche secondo un procedimento di natura vincolata e rigidamente disciplinato dalla legge per reprimere un abuso edilizio. L'ordine di demolizione è da ritenersi sorretto da adeguata istruttoria e sufficiente motivazione, allorquando sia rinvenibile l'individuazione dell'infrazione commessa e della norma violata, nonché la puntuale descrizione delle opere abusive, a prescindere dalla classificazione urbanistica dell'area di pertinenza. Inoltre, nel caso in cui ricorrano i presupposti per l'applicazione dell'art. 27 del d.P.R. n. 380/2001, l'amministrazione può determinarsi all'immediata demolizione in ragione dell'insistenza di un vincolo paesaggistico sull'area di intervento e oggetto di illecita trasformazione, senza necessità di fissare un termine per provvedere.

Sentenza completa

Pubblicato il 07/06/2023

N. 09564/2023 REG.PROV.COLL.

N. 05609/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Stralcio)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5609 del 2013, proposto da
Liliana Ghiorghe, rappresentata e difesa dagli avvocati Marco Montozzi, Ivan Colella, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Orte, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Angelo Annibali, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per l'annullamento

dell'ordinanza n. 24 del 16.3.2013, notificata il 19.3.2013, recante "ripristino dello stato dei luoghi", ai sensi dell'art. 27 del D.P.R. n. 380/2001;

di tutti gli atti …

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