Cassazione penale Sez. V sentenza n. 23597 del 12 giugno 2024

ECLI:IT:CASS:2024:23597PEN

Massima

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Il pericolo concreto di reiterazione del reato, valutato in base alla gravità e alle modalità della condotta delittuosa, nonché alla capacità di autocontrollo dell'indagato, può giustificare il mantenimento della custodia cautelare in carcere, anche in presenza di elementi favorevoli come la scelta del rito abbreviato, le dichiarazioni confessorie e la collaborazione con la giustizia, qualora tali circostanze non siano ritenute sufficienti a escludere il rischio di nuovi reati, specie quando l'indagato abbia dimostrato una spiccata pericolosità sociale, come nel caso di stalking attuato con modalità mafiose e con il coinvolgimento di terzi per compiere atti intimidatori e violenti nei confronti della vittima. In tale contesto, il rigetto della richiesta di sostituzione della custodia cautelare con gli arresti domiciliari, anche con l'applicazione di un dispositivo elettronico di controllo, può essere adeguatamente motivato sulla base della concreta valutazione dell'incapacità dell'indagato di conformarsi alle prescrizioni della misura meno afflittiva, in assenza di elementi che ne comprovino l'affidabilità e la capacità di autocontrollo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta da:

Dott. PEZZULLO Rosa - Presidente

Dott. MASINI Tiziano - Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - Relatore

Dott. FRANCOLINI Giovanni - Consigliere

Dott. CARUSILLO Elena - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto da
Bo.Ci., nato a N il (Omissis),
avverso l'ordinanza del Tribunale di Napoli in data 17/11/2023;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Carlo Renoldi;
letta la requisitoria del Pubblico ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Li.Fe., che ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilità del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza in data 17 novembre 2023, il Tribunale di Napoli ha rigettato l'appello presentato nell'interesse di Bo.Ci. avverso l'ordinanza emess…

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