Cassazione penale Sez. I sentenza n. 12999 del 25 marzo 2009

ECLI:IT:CASS:2009:12999PEN

Massima

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La mancanza della firma del Questore sulla copia notificata di un provvedimento amministrativo non ne inficia la validità, in quanto la conformità all'originale è attestata e, fino a querela di falso, non può essere messa in dubbio. Il giudice non può pronunciare il proscioglimento nel merito nella fase preliminare al dibattimento, in cui non è ancora instaurata la piena dialettica processuale tra le parti e il loro diritto di selezionare e illustrare le fonti di prova. La sentenza pronunciata in tale fase, ancorché erroneamente intestata all'art. 129 c.p.p., è soggetta al regime dell'art. 469 c.p.p. e può soltanto dichiarare l'improcedibilità dell'azione penale o l'estinzione del reato, non il proscioglimento nel merito. Il principio del doppio grado di giudizio di merito, inteso come possibilità per le parti di sottoporre le questioni a due giudici di diversa istanza, deve essere assicurato ove, aperto il dibattimento, sia stato dato modo alle parti di esercitare il diritto alla prova.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. DI TOMASSI M. Stefania - Consigliere

Dott. BARBARISI Maurizio - Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sull'impugnazione proposta da:

Procuratore generale presso la Corte d'appello di Venezia;

avverso la sentenza pronunziata il 4.7.2007 dal Tribunale di Padova;

nei confronti di:

To. Ma. , nato il (OMESSO);

Visti gli atti, la sentenza denunziata e il ricorso;

Udita la relazione fatta dal consigliere Dr. M. ((omissis));

Udito il Pubblico ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale dott. BAGLIONE Tindari, che …

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