Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso il Piano Urbanistico Comunale (PUC) del Comune di Golfo Aranci, ha dichiarato l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuta carenza di interesse, in considerazione della sentenza precedente che aveva parzialmente accolto il ricorso della Regione avverso il medesimo PUC e del nuovo PUC adottato nel 2020. Il principio di diritto affermato nella sentenza è che, a fronte di una modifica o sostituzione dell'atto impugnato, il ricorso diviene improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse, in applicazione dell'art. 34, comma 1, lett. c) del Codice del Processo Amministrativo. Ciò in quanto l'interesse all'annullamento dell'atto originariamente impugnato viene meno a seguito dell'adozione di un nuovo provvedimento, che ha sostituito o modificato quello precedente. La pronuncia sottolinea come, in tali casi, il giudice amministrativo debba dichiarare l'improcedibilità del ricorso, compensando le spese di giudizio stante la natura della decisione. Infatti, la sopravvenuta carenza di interesse non dipende da una valutazione di merito della controversia, ma da un mutamento della situazione di fatto o di diritto intervenuto nelle more del giudizio, che rende il ricorso privo di utilità pratica per i ricorrenti. Pertanto, il principio di diritto enucleabile dalla sentenza è che, in presenza di una modifica o sostituzione dell'atto impugnato, il ricorso diviene improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse, con conseguente compensazione delle spese di giudizio, in applicazione dell'art. 34, comma 1, lett. c) del Codice del Processo Amministrativo.