Cassazione penale Sez. I sentenza n. 12847 del 16 marzo 2017

ECLI:IT:CASS:2017:12847PEN

Massima

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Il giudice di sorveglianza, nel valutare la revoca della detenzione domiciliare concessa al condannato, è tenuto a compiere una verifica autonoma e distinta rispetto a quella effettuata dal tribunale del riesame in ordine alla sussistenza dei requisiti per l'applicazione di una misura cautelare. Tale verifica deve riguardare l'accertamento di un comportamento del condannato contrario alla legge o alle prescrizioni dettate, incompatibile con la prosecuzione della misura alternativa, senza che sia necessario attendere l'esito del procedimento penale relativo ai nuovi fatti addebitati. Infatti, il giudice di sorveglianza conserva una autonoma cognizione sui fatti, potendo valutarli ai fini della decisione sulla revoca, anche in caso di annullamento della misura cautelare da parte del tribunale del riesame per insussistenza dei gravi indizi di colpevolezza. La revoca della detenzione domiciliare non è, pertanto, automatica per il solo fatto che il soggetto ammesso al beneficio sia sottoposto a una nuova misura cautelare, ma richiede una valutazione in concreto sulla compatibilità della sua condotta con la prosecuzione della misura alternativa in atto, avendo riguardo agli scopi rieducativi e di prevenzione speciale della stessa. Ciò in quanto i due accertamenti, quello relativo alla sussistenza del reato e quello volto alla verifica della compromissione della finalità della misura alternativa, risultano protesi ad obiettivi diversi e pertengono a organi giurisdizionali distinti, con conseguente autonomia e separazione delle relative valutazioni.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BONITO Francesco M. S. - Presidente

Dott. SIANI Vincenzo - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

Dott. CAIRO Antonio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 395/2016 TRIB. SORVEGLIANZA di CATANZARO, del 31/03/2016;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANTONIO CAIRO;
Letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Dott. ((omissis)), Sostituto Procuratore generale della Repubblica presso questa Corte, il quale ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Tribunale di sorveglianza di Catanzaro co…

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