Cassazione penale Sez. V sentenza n. 2550 del 19 gennaio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:2550PEN

Massima

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Il dipendente pubblico che, in violazione dei propri doveri d'ufficio, accede abusivamente al sistema informatico della pubblica amministrazione al fine di acquisire dati personali di terzi, risponde del reato di accesso abusivo a sistema informatico, anche qualora ritenga erroneamente, sulla base di istruzioni fornite dalla propria amministrazione, che tale condotta non integri gli estremi del reato. L'elemento soggettivo del dolo richiesto per il reato di accesso abusivo a sistema informatico non viene meno per il solo fatto che il dipendente abbia agito sulla base di indicazioni erronee fornite dalla propria amministrazione, essendo necessario che l'agente abbia agito per mero errore incolpevole sulla sussistenza della scriminante dell'esercizio di un diritto o dell'adempimento di un dovere. Pertanto, la mera convinzione dell'imputato di agire in modo non contrario alla legge penale, sulla base di istruzioni ricevute, non è sufficiente ad escludere la sussistenza dell'elemento soggettivo del reato, dovendo il giudice valutare complessivamente la condotta dell'agente e le circostanze del caso concreto per accertare l'effettiva sussistenza dell'errore incolpevole. Qualora, tuttavia, emerga dagli atti in modo evidente che il fatto non sussiste, che l'imputato non lo ha commesso o che il fatto non è previsto dalla legge come reato, il giudice deve pronunciare sentenza di assoluzione o di non luogo a procedere, anche in presenza di una causa di estinzione del reato sopravvenuta nel corso del giudizio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. GORJAN Sergio - Consigliere

Dott. SCOTTI Umberto Lui - rel. Consigliere

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 22/09/2015 della CORTE APPELLO di BOLOGNA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 07/12/2016, la relazione svolta dal Consigliere Dott. UMBERTO LUIGI SCOTTI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. DI NARDO Marilia, che ha concluso chiedendo l'annullamento senza rinvio per prescrizione;
udito il difensore, avv. (OMISSIS) del Foro di Ferrara, per (OM…

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