Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza n. 1671 del 2017

ECLI:IT:TARPA:2017:1671SENT

Massima

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Il provvedimento di revoca di un precedente accertamento di compatibilità paesaggistica è illegittimo qualora si fondi su un erroneo presupposto di fatto, già giudizialmente accertato, in base al quale le opere realizzate non avrebbero rispettato la condizione di demolizione di un manufatto preesistente imposta nel nulla osta originario. L'amministrazione è tenuta a motivare adeguatamente il provvedimento di revoca, esplicitando le ragioni di interesse pubblico che lo giustificano, e a rispettare le garanzie procedimentali previste dalla legge, in particolare la comunicazione di avvio del procedimento quando si tratti di un provvedimento di secondo grado. Il principio di buon andamento e imparzialità dell'azione amministrativa impone all'amministrazione di non adottare provvedimenti di revoca fondati su presupposti di fatto erronei, già definitivamente accertati in sede giurisdizionale, e di motivare adeguatamente le ragioni di interesse pubblico che giustificano l'esercizio del potere di autotutela, nel rispetto dei principi di ragionevolezza e proporzionalità. L'accertamento giudiziale dell'insussistenza del presupposto di fatto posto a fondamento della revoca determina l'illegittimità del provvedimento, a prescindere dall'esame delle ulteriori censure relative alle garanzie procedimentali e all'adeguatezza della motivazione, in quanto queste ultime risultano assorbite dall'accertamento dell'erroneità del presupposto di fatto.

Sentenza completa

Pubblicato il 26/06/2017

N. 01671/2017 REG.PROV.COLL.

N. 01194/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1194 del 2016, proposto da:
Giuseppe Cimino e Maria Nocera, rappresentati e difesi, per procura a margine del ricorso, sia congiuntamente che disgiuntamente, dagli avvocati Girolamo Rubino e Leonardo Cucchiara, elettivamente domiciliati presso lo studio del primo in Palermo, via G. Oberdan, n. 5;

contro

Assessorato regionale dei beni culturali e dell’identità siciliana - Soprintendenza dei beni culturali e ambientali di Agrigento, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall’Avvocatura distrettuale dello Stato di Palermo, presso i cui uffici in via Alcide De Gasperi, n. 81, …

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