Cassazione penale Sez. II sentenza n. 38373 del 15 settembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:38373PEN

Massima

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Il danneggiamento di cose esposte per consuetudine o necessità alla pubblica fede costituisce ipotesi aggravata di reato, la cui rilevanza penale è stata mantenuta dal legislatore anche a seguito della depenalizzazione di altre forme meno gravi di danneggiamento. Pertanto, il giudice non può ritenere il fatto non più previsto come reato quando l'imputato sia accusato di aver danneggiato una cosa esposta per consuetudine o necessità alla pubblica fede, dovendo invece procedere nel giudizio. La conservazione della rilevanza penale di tale ipotesi aggravata si fonda sulla particolare tutela che l'ordinamento riconosce agli oggetti che, per consuetudine o necessità, sono esposti alla pubblica fede, in quanto la loro integrità è essenziale per il regolare svolgimento di attività e relazioni sociali. Il danneggiamento di tali beni, pertanto, integra una più grave forma di aggressione al patrimonio altrui, meritevole di sanzione penale, in ragione della lesione arrecata non solo alla proprietà privata, ma anche all'affidamento e alla fiducia della collettività. Il giudice, nel valutare la sussistenza di tale aggravante, dovrà tenere conto della natura e delle concrete modalità di esposizione del bene danneggiato, verificando se esso fosse effettivamente accessibile e visibile al pubblico in modo tale da ingenerare un ragionevole affidamento sulla sua integrità. La conservazione della rilevanza penale di tale ipotesi aggravata, pertanto, risponde all'esigenza di assicurare una tutela rafforzata a quei beni la cui integrità è essenziale per il regolare svolgimento della vita sociale e delle relazioni economiche.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMU Giacomo - Presidente

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. IMPERIALI Luciano - rel. Consigliere

Dott. AIELLI Lucia - Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE GENERALE PRESSO LA CORTE D'APPELLO DI MESSINA;
nei confronti di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 4651/2015 del GIUDICE per l'UDIENZA PRELIMINARE del TRIBUNALE di MESSINA, del 10/3/2016;
visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 10 giugno 2016 la relazione fatta dal Consigliere Dott. IMPERIALI LUCIANO;
udito il Procuratore Generale, in persona del Dott. TOCCI STEFANO, che ha concluso per l'annullamento senza rinv…

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