Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Toscana, nell'esaminare il ricorso proposto dalla società cooperativa agricola Bioseme e dal sig. Manlio Mozzoni contro il Comune di San Vincenzo, ha affermato il seguente principio di diritto: La disciplina urbanistica contenuta nel Piano Strutturale adottato dal Comune, che limita la realizzazione di agricampeggi al solo sub-sistema ambientale della collina agraria, si applica anche agli interventi posti in essere dall'Imprenditore Agricolo Professionale, non potendosi ritenere che la realizzazione di piazzole per la sosta di camper rientri nella "conduzione agricola del fondo" esente da tali limitazioni. Pertanto, l'Amministrazione comunale è legittimata ad inibire, mediante misure di salvaguardia, l'esecuzione di una SCIA edilizia presentata in contrasto con la nuova disciplina urbanistica adottata, anche se la SCIA stessa è stata presentata prima della pubblicazione della delibera di adozione del Piano Strutturale. Tuttavia, le misure di salvaguardia hanno natura provvisoria e non possono spingersi fino ad ordinare la rimessione in pristino delle opere già realizzate in esecuzione della SCIA, ciò potendo avvenire solo a seguito dell'approvazione definitiva del nuovo strumento urbanistico.