Cassazione penale Sez. III sentenza n. 49576 del 16 dicembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:49576PEN

Massima

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La coltivazione non autorizzata di piante da cui sono estraibili sostanze stupefacenti integra il reato di cui all'art. 73 del D.P.R. n. 309/1990, a prescindere dalla destinazione della sostanza all'uso personale, in quanto tale condotta aumenta la disponibilità della droga e la possibilità di ulteriore diffusione, costituendo di per sé un pericolo per il bene giuridico tutelato. Tuttavia, la punibilità della coltivazione può essere esclusa qualora il giudice accerti che la condotta sia assolutamente inidonea a porre in pericolo il bene giuridico, nel senso che la sostanza ricavabile non sia idonea a produrre effetti stupefacenti in concreto rilevabili. Inoltre, il trattamento sanzionatorio applicabile deve essere determinato in base alla disciplina più favorevole sopravvenuta, in applicazione del principio di retroattività della lex mitior di cui all'art. 2 c.p. Infine, la circostanza attenuante del danno patrimoniale di speciale tenuità di cui all'art. 62, comma 1, n. 4 c.p. non è applicabile ai reati in materia di stupefacenti, mentre l'esclusione della punibilità per particolare tenuità del fatto di cui all'art. 131-bis c.p. può essere rilevata d'ufficio dalla Corte di Cassazione solo ove emerga chiaramente dalle risultanze processuali l'assoluta inoffensività della condotta.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SQUASSONI Claudia - Presidente

Dott. RAMACCI Luca - Consigliere

Dott. ROSI Elisabett - rel. Consigliere

Dott. LIBERATI Giovanni - Consigliere

Dott. DI STASI Antonella - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 668/2014 CORTE APPELLO di GENOVA, del 29/04/2014;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 15/10/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ELISABETTA ROSI;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'annullamento con rinvio per la determinazione della pena.
udito il difensore avv. (OMISSIS) che ha chiesto l'accoglimento dei mot…

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