Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 36393 del 28 agosto 2014

ECLI:IT:CASS:2014:36393PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La valutazione della sussistenza delle esigenze cautelari e dell'adeguatezza della misura cautelare prescelta deve essere effettuata dal giudice in modo concreto e specifico, sulla base di elementi oggettivi e indicativi delle inclinazioni comportamentali e della personalità dell'indagato, tali da consentire di affermare che quest'ultimo possa facilmente, verificandosene l'occasione, commettere reati della stessa specie. Il giudice, pur non dovendo fornire un'analitica dimostrazione delle ragioni che rendono inadeguata ogni altra misura, deve comunque indicare, con argomenti logico-giuridici tratti dalla natura e dalle modalità di commissione dei reati, nonché dalla personalità dell'indagato, gli elementi specifici che inducono ragionevolmente a ritenere la custodia in carcere come la misura in concreto più adeguata al fine di impedire la prosecuzione dell'attività criminosa. La mera valutazione astratta e generica della pericolosità dell'indagato, basata sugli stessi elementi già considerati per delineare la gravità della base indiziaria, non è sufficiente a giustificare l'applicazione della misura più grave.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio - Presidente

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - rel. Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 1791/2013 TRIB. LIBERTA' di CATANIA, del 31/10/2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GAETANO DE AMICIS;

sentite le conclusioni del PG Dott. CANEVELLI Paolo, che ha concluso per il rigetto del ricorso.

udito il difensore avv. (OMISSIS), e l'avv. (OMISSIS), che hanno concluso per l'accoglimento del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza del 31 ottobre 2013 …

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