Cassazione penale Sez. V sentenza n. 34243 del 4 settembre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:34243PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare la responsabilità penale dell'imputato per il reato di lesioni volontarie, può fondare la propria decisione su una plausibile ricostruzione dei fatti basata sulla attendibilità delle dichiarazioni della persona offesa, confermate dalla certificazione medica, senza che la Corte di cassazione, in sede di controllo di legittimità, debba stabilire se tale ricostruzione sia effettivamente la migliore possibile, dovendo limitarsi a verificare se la motivazione adottata sia compatibile con il senso comune e con i limiti di una plausibile opinabilità di apprezzamento. Inoltre, l'omessa considerazione di una testimonianza resa dalla persona trasportata dall'imputato non è idonea a inficiare la congruità del processo valutativo e a ribaltarne l'esito conclusivo, qualora tale testimonianza non appaia decisiva ai fini della decisione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NARDI Domenico - Presidente

Dott. CALABRESE ((omissis)) - Consigliere

Dott. COLONNESE Andrea - Consigliere

Dott. CARROZZA Arturo - Consigliere

Dott. SANDRELLI ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) VA. EU. , N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 07/04/2008 TRIBUNALE di PERUGIA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. CALABRESE ((omissis));

Sentite le conclusioni del P.G. Dr. ((omissis)) che ha chiesto dichiararsi la inammissibilita' del ricorso.

OSSERVA

Va.Eu. impugna per cassazione la sentenza che ne ha…

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