Cassazione civile Sez. VI ordinanza n. 11027 del 28 giugno 2012

ECLI:IT:CASS:2012:11027CIV

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così sintetizzato: La revocazione di una sentenza passata in giudicato è ammessa solo per errori di fatto, ovvero per un'errata percezione del contenuto dei documenti da parte del giudice, e non per errori di diritto o nella valutazione degli elementi probatori. I limiti rigorosi posti dalla legge all'istituto della revocazione mirano a impedire un'infinita proliferazione di cause, garantendo così la stabilità e l'intangibilità del giudicato. Pertanto, il mero disaccordo del soccombente con la ricostruzione dei fatti o l'applicazione del diritto operata dal giudice non costituisce motivo di revocazione, essendo necessario un errore di percezione materiale del contenuto degli atti processuali. La revocazione non può essere utilizzata come strumento per rimettere in discussione le valutazioni giuridiche e fattuali compiute dal giudice nel merito della controversia.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA CIVILE

SOTTOSEZIONE T

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CICALA Mario - rel. Presidente

Dott. BOGNANNI Salvatore - Consigliere

Dott. IACOBELLIS Marcello - Consigliere

Dott. DI BLASI Antonino - Consigliere

Dott. CARACCIOLO Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA

sul ricorso 22704/2011 proposto da:

(OMISSIS) SRL (OMISSIS) in persona dell'amministratore unico e legale rappresentante pro tempore, elettivamente domiciliata in (OMISSIS), presso lo studio dell'avvocato (OMISSIS), che la rappresenta e difende, giusta procura a margine del ricorso per revocazione;

- ricorrente -

contro

COMUNE DI CORCIANO (OMISSIS) in persona del Si…

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