Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La notificazione degli atti processuali, compresa la sentenza di condanna, deve essere effettuata con il rispetto delle norme di legge, in particolare attraverso l'espletamento di adeguate ricerche volte a rintracciare l'imputato, anche presso il luogo di dichiarato domicilio e presso l'abitazione di congiunti, al fine di garantire la conoscenza effettiva del procedimento e della pronuncia definitiva. Tuttavia, l'incompletezza o genericità delle ricerche non determina di per sé l'invalidità della notificazione, ove risulti comunque accertato che l'imputato, già dichiarato latitante, non aveva un effettivo collegamento con il luogo indicato come domicilio e non vi siano elementi che comprovino la sua presenza in altre località, anche all'estero, ove sarebbe stato necessario estendere le indagini. In tali casi, la notificazione eseguita presso il difensore d'ufficio, in applicazione della disciplina sulla contumacia, deve ritenersi regolare e idonea a garantire la conoscenza del processo e della sentenza di condanna.