Cassazione penale Sez. V sentenza n. 55054 del 28 dicembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:55054PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la sentenza impugnata, afferma che il reato di ingiuria è stato abrogato e i fatti di danneggiamento sono privi di rilevanza penale, mentre i reati di lesioni e minaccia sono estinti per prescrizione. Tuttavia, agli effetti civili, la sentenza è congruamente motivata nel ritenere attendibili le dichiarazioni della persona offesa, corroborate da elementi di riscontro testimoniale e documentale, senza che il ricorrente abbia evidenziato alcuna illogicità nella valutazione complessiva operata dai giudici di merito. Pertanto, il ricorso è rigettato agli effetti civili. La massima giuridica che può essere tratta da tale sentenza è la seguente: La valutazione della credibilità delle dichiarazioni della persona offesa e della loro efficacia probatoria, corroborata da elementi di riscontro testimoniale e documentale, rientra nel prudente apprezzamento del giudice di merito, la cui motivazione non è sindacabile in sede di legittimità se congruamente e logicamente argomentata, senza che il ricorrente evidenzi specifiche illogicità. Ciò vale anche quando taluni reati siano estinti per prescrizione o non più previsti come tali dalla legge, ferma restando la possibilità di valutare gli stessi effetti civili.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO Paolo Antonio - Presidente

Dott. ZAZA Carlo - rel. Consigliere

Dott. CATENA Rossella - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. FIDANZIA Andrea - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS) il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 16/09/2015 della Corte d'Appello di Roma;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ZAZA Carlo;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. TOCCI Stefano, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
Con la sentenza impugnata, in parziale riforma della sentenza del Tribunale di Roma del…

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