Cassazione penale Sez. V sentenza n. 19357 del 15 maggio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:19357PEN

Massima

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Le dichiarazioni accusatorie della persona offesa, se sottoposte ad attento controllo di credibilità oggettiva e soggettiva, possono da sole sostenere un'affermazione di responsabilità penale dell'imputato, senza necessità di ulteriori riscontri esterni, quando non vi siano ragioni di dubitare della loro attendibilità. Ciò in quanto la valutazione delle risultanze processuali, compresa la credibilità dei testimoni, rientra nella discrezionalità del giudice di merito, il cui apprezzamento è incensurabile in sede di legittimità salvo vizi di motivazione. Pertanto, la condanna dell'imputato può fondarsi sulle dichiarazioni della persona offesa, anche in assenza di ulteriori elementi di prova, purché la motivazione del giudice sia logica e coerente nel ritenere attendibili tali dichiarazioni, senza contraddizioni o illogicità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PIZZUTI Giuseppe - Presidente

Dott. COLONNESE Andrea - Consigliere

Dott. MARASCA Gennaro - Consigliere

Dott. PALLA Stefano - Consigliere

Dott. BRUNO ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto il 19.3.2007 da:

NU. Io. , nata l'(OMESSO);

avverso la sentenza della Corte di Appello dell'Aquila del 31 gennaio 2007;

Sentita la relazione del Consigliere Dr. ((omissis)) BRUNO;

Udite le conclusioni del Procuratore Generale in sede, in persona del Sostituto Dr. ((omissis)), che ha chiesto l'inammissibilita' del ricorso.

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

Io.Nu. era chiamata a rispondere, innanzi al Tribunale di Chieti, dei reati di cui all'articolo …

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