Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 31391 del 6 agosto 2010

ECLI:IT:CASS:2010:31391PEN

Massima

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La valutazione del valore delle cose oggetto di furto costituisce un accertamento di fatto insindacabile in sede di legittimità, purché coerente e logico. Ai fini dell'applicabilità dell'attenuante della speciale tenuità del danno di cui all'art. 62, n. 4, c.p., non basta che il danno sia lieve, ma occorre che esso rivesta il carattere di speciale tenuità, da valutarsi in relazione al valore oggettivo della cosa sottratta. Il riferimento alle condizioni economiche della persona offesa costituisce un criterio soltanto sussidiario, che non può prevalere sull'oggettiva rilevanza del valore della merce asportata. Pertanto, qualora il valore della refurtiva non possa ritenersi di speciale tenuità, l'attenuante non può trovare applicazione, a prescindere dalle condizioni economiche del soggetto passivo del reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARZANO Francesco - Presidente

Dott. BIANCHI Luisa - Consigliere

Dott. IZZO Fausto - rel. Consigliere

Dott. MASSAFRA Umberto - Consigliere

Dott. BLAIOTTA ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) SO. FR. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 10478/2007 CORTE APPELLO di NAPOLI, del 12/06/2008;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 21/04/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. FAUSTO IZZO;

udito il P.G. in persona del Dott. DE SANDRO ((omissis)) che ha concluso per il rigetto del ricorso;

udito il difensore avv. ((omissis)) sostituto del dif. di fiducia Avv. ((omissis)…

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