I provvedimenti previsti dagli articoli 2449, comma quarto e 2450, comma terzo cod.civ. danno luogo ad un intervento surrogatorio del Presidente del Tribunale, con l'accertamento dell'impossibilità di funzionamento dell'assemblea e con la nomina del liquidatore non conseguibile attraverso l'assemblea. Tali provvedimenti non hanno natura decisoria ma amministrativa ed esula dai poteri del Presidente quello di conoscere e decidere controversie, incidenti su diritti soggettivi, le quali sorgono allorquando vi sia contrasto tra le parti sulle cause di scioglimento della società; qualora ne conosca, il provvedimento che viene emesso eccede l'area della volontaria giurisdizione e invade quella contenziosa, con l'effetto che lo stesso, ricorribile per cassazione ex articolo 111 Cost., è del tutto illegittimo, non essendo il procedimento dal quale è derivato proponibile (in applicazione di tale principio la S.C. ha cassato senza rinvio il decreto presidenziale emanato in presenza di un contrasto tra i soci).