Cassazione penale Sez. I sentenza n. 25957 del 15 giugno 2023

ECLI:IT:CASS:2023:25957PEN

Massima

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Il favoreggiamento dell'immigrazione clandestina ai sensi dell'art. 12, comma 5, del D.Lgs. n. 286/1998 richiede il dolo specifico del fine di trarre un ingiusto profitto dalla condizione di illegalità dello straniero, configurabile quando l'agente, approfittando di tale stato, imponga condizioni contrattuali particolarmente gravose e discriminatorie, onerose ed esorbitanti dal rapporto sinallagmatico. Il mero ricevimento di vitto, alloggio o la gestione di strumenti bancari, pur potendo integrare un'attività di favoreggiamento, non integra di per sé il dolo specifico richiesto dalla norma, essendo necessario che l'agente abusi della vulnerabilità dello straniero per trarne un ingiusto profitto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CASA Filippo - Presidente

Dott. SANTALUCIA Giuseppe - Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - rel. Consigliere

Dott. TOSCANI Eva - Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 10/01/2022 della CORTE ASSISE APPELLO di PALERMO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. GAETANO DI GIURO;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. DE MASELLIS MARIELLA, che chiederla declaratoria di inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza in data 1/10/2020 la Corte di assise di Palermo assolveva (OMISSIS) …

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