Cassazione penale Sez. II sentenza n. 43635 del 26 novembre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:43635PEN

Massima

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Il reato di truffa aggravata continuata si configura quando il pubblico dipendente, con artifici e raggiri consistenti nel far risultare falsamente la sua presenza sul luogo di lavoro, induce in errore la pubblica amministrazione circa il regolare svolgimento del servizio, procurandosi un ingiusto profitto pari allo stipendio percepito per le ore non lavorate, con conseguente danno per l'ente pubblico. Il giudice di merito, nel determinare la pena, gode di ampia discrezionalità nel valutare le circostanze del caso concreto, quali la gravità del fatto, la personalità dell'imputato e gli altri criteri di cui agli artt. 132 e 133 c.p., senza che tale valutazione possa essere sindacata in sede di legittimità, se non in caso di manifesta illogicità o irragionevolezza. L'onere di allegare specificamente la decisività della prova testimoniale revocata grava sulla parte che intende censurarla in sede di legittimità, in ossequio al principio di specificità di cui all'art. 581 c.p.p., comma 1, lett. c). Parimenti, l'istanza di applicazione della causa di non punibilità di cui all'art. 131-bis c.p. deve essere formulata ritualmente nel giudizio di merito, non potendo essere dedotta per la prima volta in sede di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IMPERIALI Luciano - Presidente

Dott. MANTOVANO Alfredo - Consigliere

Dott. DI PISA Fabio - rel. Consigliere

Dott. MONACO Marco Maria - Consigliere

Dott. SALEMME Andrea Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 10/04/2019 della CORTE APPELLO di ROMA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere DI PISA FABIO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore PEDICINI ETTORE, che ha concluso chiedendo dichiararsi la inammissibilita' del ricorso;
udito l'Avvocato (OMISSIS) in difesa di (OMISSIS) che ha concluso riportandosi ai motivi del ricorso e chiedendone…

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