Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza n. 3356 del 2023

ECLI:IT:TARPA:2023:3356SENT

Massima

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Il diniego di rinnovo del porto d'armi per uso caccia è legittimo quando l'Amministrazione, sulla base di una valutazione prognostica, rilevi elementi anche solo indiziari che possano far dubitare dell'affidabilità e della sicura e personale affidabilità del richiedente circa il corretto uso delle armi, in considerazione di rischi di commissione di illeciti connessi al possesso delle stesse. Ciò anche in presenza di episodi isolati, come il possesso di modiche quantità di sostanze stupefacenti o la frequentazione con soggetti gravati da pregiudizi penali, che possano costituire indice di vicinanza ad ambienti e persone che gettano un'ombra sulla condotta di vita del richiedente, non compatibile con l'autorizzazione al possesso di armi da fuoco. L'Amministrazione, infatti, nell'esercizio della propria ampia discrezionalità in materia di concessione e rinnovo del porto d'armi, deve perseguire la finalità di prevenire la commissione di reati e/o fatti lesivi dell'ordine pubblico, senza che sia necessario l'accertamento di un oggettivo ed effettivo abuso delle armi, essendo sufficiente che il soggetto non dia affidamento di non abusarne. Il diniego di rinnovo, pertanto, non costituisce un giudizio sulla persona, ma una valutazione prognostica volta a verificare l'eventuale sussistenza di un rischio anche generico di abuso delle armi, in considerazione di tutte le circostanze del caso concreto.

Sentenza completa

Pubblicato il 15/11/2023

N. 03356/2023 REG.PROV.COLL.

N. 03837/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3837 del 2015, proposto da
-OMISSIS-, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio fisico eletto in Palermo, via P.pe di Scordia, n. 3.

contro

Ministero dell'Interno - Questura di Palermo, U.T.G. - Prefettura di Palermo, in persona dei legali rappresentanti pro tempore, rappresentati e difesi
ex lege
dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato di Palermo, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio fisico in Palermo, via ((omissis)), n. 6.

per l'annullamento

del …

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