Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 19508 del 11 maggio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:19508PEN

Massima

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Il criterio differenziale tra il delitto di truffa aggravata dall'ingenerato timore di un pericolo immaginario e quello di estorsione risiede solo ed esclusivamente nell'elemento oggettivo: si ha truffa aggravata quando il danno immaginario viene indotto nella persona offesa tramite raggiri ed artifizi; si ha estorsione, invece, quando il danno è certo e sicuro ad opera del reo o di altri ove la vittima non ceda alla richiesta minatoria. Ne consegue che la valutazione circa la sussistenza del danno immaginario (e quindi, del reato di truffa aggravata) o del danno reale (e, quindi, del reato di estorsione) va effettuata ex ante essendo irrilevante ogni valutazione in ordine alla provenienza del danno prospettato ovvero allo stato soggettivo della persona offesa. Inoltre, i reati di truffa e sostituzione di persona, pur essendo contestati insieme ad altri reati oggetto di annullamento, costituiscono autonomi titoli di reato, dotati di vita propria, destinati a passare in autorità di cosa giudicata e non toccati dal pronunciato annullamento, essendo questioni ancora aperte alla valutazione del giudice del rinvio e non permeabili agli effetti delle cause estintive sopravvenute all'annullamento medesimo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARCANO Domenico - Presidente

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Consigliere

Dott. RICCIARELLI Massimo - Consigliere

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. SCALIA Laura - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 28/05/2015 della Corte di appello di Napoli;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore, avv. (OMISSIS), che ha concluso riportandosi ai motivi.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Tribunale di ((omissis…

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