Cassazione penale Sez. I sentenza n. 8249 del 29 febbraio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:8249PEN

Massima

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Il pericolo di fuga e di recidivanza, unitamente alla gravità degli indizi di colpevolezza, possono giustificare l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, anche in assenza di una pregressa condanna definitiva, quando l'indagato abbia dimostrato una personalità violenta e pericolosa, desumibile da precedenti penali, dalla disponibilità di armi, dal movente che ha ispirato le condotte delittuose, dal ferimento di persone estranee alla contesa, nonché dalla condotta tenuta dopo i fatti, come il tentativo di sottrarsi alle indagini e di influenzare i testimoni. In tali casi, la misura degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico può risultare inidonea a scongiurare il pericolo di reiterazione del reato, in ragione della gravità e della modalità di commissione dei fatti contestati. Inoltre, la motivazione del decreto autorizzativo delle intercettazioni, pur se sintetica, è sufficiente laddove faccia riferimento a una nota del Procuratore della Repubblica che attesti l'inidoneità degli impianti in dotazione alla Procura procedente, senza che sia necessaria un'ulteriore specificazione delle relative ragioni, specie quando risulti che in altri procedimenti erano state effettuate intercettazioni presso gli stessi uffici.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI TOMASSI Mariastefania - Presidente

Dott. SANDRINI ((omissis)) - Consigliere

Dott. SARACENO ((omissis)) - Consigliere

Dott. BONI Monica - rel. Consigliere

Dott. ESPOSITO Aldo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 1104/2015 TRIB. LIBERTA' di BARI, del 07/09/2015;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. BONI Monica;
sentite le conclusioni del PG Dott. GAETA Pietro che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza in data 7 settembre 2015 il Tribunale del riesame di Bari confermava l'ordinanza del G.i.p. del Tribunale di Trani, emessa il 6 agosto 2015, che aveva applicato nei confron…

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