Cassazione civile Sez. II ordinanza n. 15279 del 31 maggio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:15279CIV

Massima

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Il contratto di appalto per lavori di ristrutturazione di un immobile deve essere provato in modo certo e non può essere desunto da elementi indiziari o scarne deduzioni, essendo necessaria la prova di un accordo negoziale specifico tra le parti. Inoltre, anche ove si ritenga che la fattispecie rientri nell'ambito della materia locatizia, i miglioramenti apportati all'immobile locato legittimano la richiesta di rimborso solo alla fine del rapporto di locazione e la legittimazione attiva spetta esclusivamente al conduttore, non al proprietario dell'immobile o a terzi. Il giudice non può inquadrare d'ufficio la fattispecie in un ambito diverso da quello dedotto in giudizio dalle parti, senza che queste abbiano avuto la possibilità di integrare le proprie difese.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BERTUZZI Mario - Presidente

Dott. PAPA Patrizia - Consigliere

Dott. TEDESCO Giuseppe - Consigliere

Dott. BESSO MARCHEIS Chiara - Consigliere

Dott. VARRONE Luca - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) SRL, elettivamente domiciliata in (OMISSIS), presso lo studio dell'avvocato (OMISSIS) ((OMISSIS)) rappresentato e difeso dall'avvocato (OMISSIS) ((OMISSIS)).
- ricorrente -
contro
(OMISSIS), (OMISSIS), elettivamente domiciliati in (OMISSIS), presso lo studio dell'avvocato (OMISSIS), ((OMISSIS)) rappresentato e difeso dall'avvocato (OMISSIS) ((OMISSIS)).
avverso la sentenza della CORTE D'APPELLO di NAPOLI n. 1763/2018 depositata il 18/04/2018.
Udita la rela…

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