Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza breve n. 8242 del 2014

ECLI:IT:TARLAZ:2014:8242SENB

Massima

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Il potere ripristinatorio dell'Autorità comunale in materia di occupazione di suolo pubblico non può essere esercitato in modo indifferenziato, ma deve tenere conto della natura e della portata dell'abuso commesso. Laddove l'occupazione risulti assistita da un titolo concessorio, ancorché posta in essere in eccedenza rispetto alla superficie assentita, essa non può essere qualificata come "totalmente abusiva" ai sensi dell'art. 3, comma 16, della legge n. 94 del 2009 e, pertanto, non può legittimare l'applicazione della misura interdittiva della chiusura dell'esercizio commerciale per un periodo non inferiore a cinque giorni, prevista dalla relativa ordinanza sindacale. In tali casi, l'Amministrazione è tenuta a perseguire e sanzionare la sola difformità rispetto alle prescrizioni del titolo concessorio, attraverso gli strumenti giuridici e le misure sanzionatorie previsti per tale fattispecie.

Sentenza completa

N. 07404/2014
REG.RIC.

N. 08242/2014 REG.PROV.COLL.

N. 07404/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 7404 del 2014, proposto da:
Società Wine Crystal Srl, in persona del legale rappresentante, rappresentata e difesa dagli avv. Stefano Agamennone, Francesca Agamennone, con domicilio eletto presso Stefano Agamennone in Roma, via della Balduina, 187;

contro

Roma Capitale, in persona del Sindaco
pro tempore,
rappresentata e difesa dall'avv. Rosalda Rocchi, domiciliata presso l’Avvocatura comunale, in Roma, via Tempio di Giove, 21;

per l'annullamento

della determinazione dirigenziale n. ca/811/2014 dell'8 aprile 2014 avente ad oggetto &qu…

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