Consiglio di Stato sentenza n. 999 del 2017

ECLI:IT:CDS:2017:999SENT

Massima

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La destinazione ad uso pubblico di un'area può essere legittimamente riconosciuta anche in assenza di un titolo di proprietà in capo all'amministrazione, qualora risulti che tale area sia stata di fatto aperta alla pubblica fruizione e attrezzata come verde pubblico, in modo tale da aver acquisito una servitù di uso pubblico per effetto del decorso del tempo. In tali casi, l'onere di provare la natura privata dell'area grava sulla parte che contesta la destinazione pubblica, la quale deve fornire adeguata documentazione a sostegno della propria tesi, non essendo sufficiente la mera asserzione della natura privata del bene. Pertanto, il giudice amministrativo è competente a conoscere della legittimità dei provvedimenti con cui l'amministrazione nega l'esecuzione di interventi edilizi su un'area ritenuta di proprietà pubblica, in quanto la controversia verte sull'accertamento della effettiva destinazione d'uso del bene, e non sulla titolarità del diritto di proprietà, che rimane di competenza del giudice ordinario. In tali ipotesi, il giudice amministrativo non può essere investito della questione relativa alla proprietà del bene, qualora la stessa sia stata previamente devoluta alla cognizione del giudice ordinario.

Sentenza completa

Pubblicato il 03/03/2017

N. 00999/2017REG.PROV.COLL.

N. 08997/2006 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso in appello nr. 8997 del 2006, proposto dai signori Fabrizio FORLANI e Claudia FORLANI, in qualità di eredi della signora Marcella ZUCCARINI, e Lucia ORLANDO, rappresentati e difesi dagli avvocati Giancarlo Navarra e Bruno Cimadomo, con domicilio eletto presso l’avvocato Giancarlo Navarra in Roma, piazzale Porta Pia, 121,

contro

il COMUNE DI NAPOLI, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati Giuseppe Tarallo, Edoardo Barone, Antonio Andreottola e Fabio Maria Ferrari, con domicilio eletto presso l’avvocato Gian Marco Grez in Roma, corso Vittorio Emanuele II, 18,

per la riforma

della sentenza de…

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