Cassazione penale Sez. V sentenza n. 22691 del 14 giugno 2010

ECLI:IT:CASS:2010:22691PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così sintetizzato: Le espressioni offensive e ingiuriose, come "stronza", "vaffanculo" e "cretina", pronunciate da un dipendente nei confronti di un superiore gerarchico all'interno di un ufficio pubblico, non perdono la loro connotazione spregiativa e lesiva dell'altrui reputazione, anche quando l'uso comune di tali termini ne abbia attenuato il significato offensivo in altri contesti caratterizzati da parità di posizione tra i soggetti coinvolti. Pertanto, tali condotte integranti il reato di ingiurie sono punibili, in quanto la posizione di subordinazione gerarchica del dipendente rispetto al superiore impone il dovuto rispetto e la correttezza nei rapporti, senza che possano essere giustificate da pretese di urgenza o disfunzioni nell'attività lavorativa. Il giudice può pronunciare una condanna generica al risarcimento del danno morale subito dalla parte offesa costituitasi parte civile, senza che sia necessaria una puntuale quantificazione dello stesso, in applicazione del consolidato orientamento giurisprudenziale che ammette tale possibilità. La valutazione della credibilità della persona offesa, che abbia fornito una versione costante dei fatti sia in sede di querela che nel dibattimento, e il suo riscontro con le dichiarazioni di altri testimoni presenti, costituiscono adeguata motivazione per ritenere provata la responsabilità dell'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMBROSINI Giangiulio - Presidente

Dott. CARROZZA Arturo - rel. Consigliere

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

Dott. PALLA Stefano - Consigliere

Dott. BRUNO ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) NO. GI. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 1/2008 TRIBUNALE di ASCOLI PICENO, del 14/05/2008;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 14/04/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ARTURO CARROZZA;

Udito il Procuratore Generale, dott. ((omissis)) che conclude per il rigetto del ricorso;

Udito il difensore di parte civile Avv. ((omissis)) che deposita conclusioni e no…

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