Il comportamento illegittimo della pubblica amministrazione nell'acquisizione di fondi di proprietà privata, senza il previo espletamento della procedura espropriativa, integra un'occupazione appropriativa che determina il permanere del diritto di proprietà in capo al privato. In tal caso, il proprietario può agire in giudizio per ottenere la restituzione del bene o, in alternativa, la sua acquisizione da parte dell'amministrazione con il contestuale riconoscimento di un indennizzo pari al valore venale del bene aumentato del 10% a titolo di ristoro del pregiudizio patrimoniale e non patrimoniale, nonché di un ulteriore 5% annuo del valore del bene a titolo di risarcimento per l'occupazione sine titulo. L'amministrazione, ove non proceda alla restituzione, può disporre l'acquisizione del bene al proprio patrimonio indisponibile, previo pagamento dell'indennizzo dovuto. Il diritto del privato alla restituzione o all'indennizzo non è soggetto a prescrizione, salvo l'eventuale usucapione ventennale del bene da parte dell'amministrazione. Il giudice, in caso di accoglimento della domanda, può ordinare all'amministrazione di provvedere entro un termine perentorio, con la previsione di conseguenze in caso di inottemperanza.