Il procedimento amministrativo di accreditamento di una struttura sanitaria con il Servizio Sanitario Nazionale è composto di quattro distinti sub-procedimenti, tutti a matrice amministrativo-pubblicistica: l'autorizzazione, subordinata alla verifica del fabbisogno; l'accreditamento, subordinato anch'esso alla verifica del fabbisogno; la fissazione del limite delle prestazioni annuali acquistate dalla Regione, cioè il "budget" per singola struttura accreditata; la sottoscrizione del contratto annuale di fornitura delle prestazioni. Senza accreditamento non ricorrono i presupposti necessari per poter contrarre con l'Amministrazione sanitaria e senza verifica positiva del fabbisogno non è possibile ottenere l'accreditamento. La verifica del fabbisogno deve essere effettuata dalla Regione sulla base di dati reali e concreti, suscettibili di controllo giudiziale, individuabili nella composizione della popolazione, nell'entità della domanda di prestazioni, nelle strutture presenti sul territorio e nella loro effettiva capacità di far fronte alle esigenze, anche in considerazione di mutati contesti sociali e sanitari. In mancanza di una adeguata istruttoria e motivazione, il provvedimento di diniego dell'accreditamento per carenza di fabbisogno risulta viziato per difetto di istruttoria e di motivazione.