Cassazione penale Sez. V sentenza n. 14564 del 9 aprile 2015

ECLI:IT:CASS:2015:14564PEN

Massima

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Il sequestro preventivo di beni mobili, anche se intestati a terzi, è legittimo quando risulti che il loro acquisto sia avvenuto con il reimpiego di proventi illeciti derivanti da attività criminose, in particolare di associazione di tipo mafioso o di traffico di sostanze stupefacenti, a prescindere da una prognosi di pericolosità connessa alla libera disponibilità degli stessi e da un vincolo di pertinenzialità con i reati contestati. Ai fini della confisca obbligatoria di tali beni, è sufficiente che il soggetto indagato ne abbia la disponibilità a qualsiasi titolo, anche mediante interposizione di terzi, e che il loro valore sia sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati o all'attività economica esercitata. L'onere di provare la legittima provenienza dei beni grava sui titolari formali, i quali devono fornire adeguata documentazione a sostegno della loro posizione, altrimenti il sequestro è confermato sulla base della ricostruzione operata dal giudice in ordine alla riferibilità sostanziale dei beni all'indagato e al suo ruolo di effettivo proprietario.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARASCA Gennaro - Presidente

Dott. BEVERE A. - rel. Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo G. - Consigliere

Dott. LIGNOLA Ferdinan - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 684/2014 TRIB. LIBERTA' di NAPOLI, del 02/05/2014;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANTONIO BEVERE;

lette/sentite le conclusioni del PG Dott. SCARDACCIONE ((omissis)) che ha chiesto il rigetto.

FATTO E DIRITTO

Con ordinanza 2.5.2014, il tribunale di Napoli ha confermato il decreto di sequestro preventivo emesso il 2…

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