Cassazione penale Sez. V sentenza n. 6223 del 7 febbraio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:6223PEN

Massima

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Il giudice di merito, nell'esercizio del suo potere discrezionale di valutazione della prova, può legittimamente assolvere l'imputato quando, sulla base di una complessiva e logica disamina degli elementi probatori acquisiti, anche attraverso l'apporto di una consulenza tecnica specialistica, ritenga che le modalità di esecuzione del fatto, in relazione alle condizioni fisiche e funzionali dell'imputato, siano incompatibili con la sua materiale commissione del reato, pur in presenza di altri indizi a suo carico che, singolarmente considerati, potrebbero indurre a una diversa conclusione. La formula assolutoria adottata, se coerentemente motivata, non inficia la legittimità della decisione, atteso che la contraddittorietà degli elementi raccolti può giustificare l'applicazione dell'art. 530, comma 2, c.p.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GRASSI Aldo - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. FUMO M. - rel. Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI ROMA;

nei confronti di:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 35/2009 CORTE ASSISE APPELLO di ROMA, del 30/06/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 07/12/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. MAURIZIO FUMO;

udito il PG in persona del sost. proc. gen. d.ssa. E. Cesqui, che ha chiesto rigettarsi il ricorso;

udito il difensore avv. (OMISS…

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