Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 38421 del 22 settembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:38421PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che asserve la propria funzione agli interessi privati, in cambio di vantaggi personali o per familiari, commette il reato di corruzione. Tale condotta è gravemente lesiva del principio di imparzialità e buon andamento della pubblica amministrazione, in quanto tradisce la fiducia riposta nella correttezza e neutralità dell'esercizio della funzione pubblica. Il pubblico agente che si presta a tali pratiche illecite, sfruttando abusivamente il proprio ruolo istituzionale, deve essere sottoposto a misure cautelari restrittive della libertà personale, al fine di impedire la reiterazione del reato e preservare l'integrità dell'azione amministrativa. La Corte di Cassazione, nel valutare la legittimità di tali provvedimenti, verifica la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza e l'attualità del pericolo di reiterazione, senza che la successiva modifica o revoca della misura cautelare incida sulla declaratoria di inammissibilità del ricorso per sopravvenuta carenza di interesse. Il principio di diritto affermato mira a tutelare l'imparzialità e il buon andamento della pubblica amministrazione, sanzionando penalmente e cautelarmente le condotte di pubblici ufficiali che antepongono interessi privati all'esercizio corretto e neutrale delle proprie funzioni istituzionali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio - Presidente

Dott. FIDELBO Giorgio - rel. Consigliere

Dott. MOGINI Stefano - Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Consigliere

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 14 aprile 2015 emessa dal Tribunale di Napoli;
visti gli atti, l'ordinanza impugnata e il ricorso;
sentita la relazione del Consigliere Dr. ((omissis));
udito il sostituto procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO E IN DIRITTO
Premesso che con l'ordinanza in epigrafe indicata il Tribunale di Napoli, in sede di riesame, ha confermato il provved…

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