Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione siciliana sentenza n. 196 del 2024

ECLI:IT:CGARS:2024:196SENT

Massima

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Il provvedimento di demolizione di un immobile abusivo, pur adottato tardivamente, ha natura vincolata e doverosa per l'Amministrazione, non richiedendo specifica motivazione in ordine alle ragioni di pubblico interesse diverse dal mero ripristino della legalità violata. La mancata osservanza del termine di conclusione del procedimento non determina l'illegittimità del provvedimento finale, costituendo al più un'irregolarità rilevante ai soli fini della responsabilità patrimoniale, risarcitoria o indennitaria dell'Amministrazione. L'ordine di demolizione non è inficiato da vizi procedimentali o motivazionali, in quanto il potere esercitato è vincolato, né dalla mancata indicazione dell'esatta area di sedime da acquisire in caso di mancata esecuzione, trattandosi di profilo rilevante solo in sede esecutiva. La nullità della notifica del provvedimento rileva sull'efficacia dello stesso e non sulla sua validità. Il termine di impugnazione del provvedimento di diniego del condono decorre dalla conoscenza della sua esistenza e della sua portata lesiva, a prescindere dalla conoscenza integrale di tutti i suoi vizi di legittimità. La spontanea demolizione del manufatto abusivo costituisce condotta rilevante ai fini della compensazione delle spese processuali.

Sentenza completa

Pubblicato il 13/03/2024

N. 00196/2024REG.PROV.COLL.

N. 00233/2022 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il CONSIGLIO DI GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA PER LA REGIONE SICILIANA

Sezione giurisdizionale

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 233 del 2022, proposto da
-OMISSIS-, rappresentata e difesa dall'avvocato Pasquale Mogavero, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Palermo, via Sferracavallo n. 146/A;

contro

-OMISSIS-, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato Anna Maria Impinna, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Palermo, piazza Marina 39;

per la riforma

della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia (S…

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