Cassazione penale Sez. II sentenza n. 16828 del 17 aprile 2019

ECLI:IT:CASS:2019:16828PEN

Massima

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Il concorso morale nel reato di estorsione può essere integrato anche dalla semplice presenza sul luogo dell'esecuzione del reato, qualora tale presenza abbia fornito stimolo all'azione e maggiore senso di sicurezza all'autore materiale del fatto. A tal fine, rivestono rilievo probatorio gli elementi istruttori relativi all'individuazione di chi abbia invitato il concorrente sul luogo dell'estorsione, alla considerazione dei locali ove l'incontro tra vittima e reo si è svolto e la pressione estorsiva è stata esercitata, alla riconducibilità e disponibilità di tali luoghi all'imputato, nonché alla sua effettiva presenza sui luoghi dell'incontro. Tali aspetti necessitano di attenta e specifica disamina, non potendosi ritenere dirimente la mera assenza di riscontri estrinseci individualizzanti, atteso che i riscontri necessari ai sensi dell'art. 192, comma 3, c.p.p. possono consistere anche in elementi di carattere logico, idonei a corroborare la chiamata in correità, conferendole piena credibilità. Inoltre, non può essere trascurata la rilevanza, ai fini della valutazione del contributo concorsuale, della sentenza di condanna dell'autore materiale della minaccia estorsiva, la quale impone un'attenta disamina dei rapporti tra l'imputato e il condannato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Presidente

Dott. MANTOVANO Alfredo - Consigliere

Dott. DI PAOLA Sergio - Consigliere

Dott. FILIPPINI Stefano - rel. Consigliere

Dott. SARACO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI PALERMO;
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
inoltre:
(OMISSIS);
(OMISSIS);
avverso la sentenza del 15/06/2018 della CORTE APPELLO di PALERMO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. STEFANO FILIPPINI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. COCOMELLO ASSUNTA, che ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio del provvedimento impugna…

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