Cassazione penale Sez. II sentenza n. 1964 del 16 gennaio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:1964PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Nel procedimento di prevenzione, il ricorso per cassazione è ammesso esclusivamente per violazione di legge, essendo precluso il sindacato sulla motivazione per vizi di illogicità manifesta. Pertanto, il ricorso può essere proposto soltanto per denunciare l'inesistenza o la mera apparenza della motivazione, mentre non sono consentiti motivi che si risolvano in una mera rivalutazione dei dati e degli elementi di fatto considerati dal giudice di merito. Inoltre, la confisca dei beni può essere disposta quando vi sia una evidente discrasia tra i redditi dichiarati e gli investimenti effettuati, senza che assumano rilievo le eventuali plusvalenze o altri sgravi fiscali non dichiarati, in quanto il giudizio di sproporzione deve essere compiuto sulla base dei soli redditi effettivamente percepiti e dichiarati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GENTILE Mario - Presidente

Dott. FIANDANESE Franco - rel. Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. ALMA Marco Maria - Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso il decreto della Corte di Appello di Reggio Calabria, in data 4 aprile 2014, di rigetto del gravame avverso il decreto del Tribunale di Reggio Calabria, in data 21 gennaio 2013, di applicazione della misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza per la durata di anni due con obbligo di soggiorno nel Comune di residenza e della confisca dei beni di cui ai punti 46 e 47 del sequestro;

Visti gli atti, il decreto denunziato e…

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