Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza breve n. 12009 del 2022

ECLI:IT:TARLAZ:2022:12009SENB

Massima

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Il diniego di rilascio del visto di ingresso per lavoro subordinato è legittimo quando il richiedente non dimostra conoscenze linguistiche adeguate e pregresse esperienze lavorative nel settore di riferimento, in quanto tali elementi sono indicativi di un "rischio migratorio" e della probabile fittizietà del rapporto di lavoro sottostante la richiesta di visto. Le Rappresentanze diplomatico-consolari hanno la facoltà di verificare i presupposti di cui all'art. 5 del D.P.R. n. 394/1999, tra cui il luogo di destinazione, il motivo e la durata del soggiorno, e possono legittimamente negare il visto qualora il richiedente non fornisca prova sufficiente delle condizioni che giustificano le finalità del viaggio e, ove necessario, dei presupposti da cui si possa ragionevolmente ritenere l'interesse a far rientro nel Paese di origine. Tali valutazioni, svolte dalle Rappresentanze diplomatico-consolari, sono connotate da un ampio margine di discrezionalità, in considerazione della responsabilità assunta dall'Italia a livello internazionale, in particolare nei confronti degli altri Stati che formano lo Spazio Schengen, in merito al fatto che l'esame delle domande di visto avvenga in maniera rigorosa e che anche la minima mancanza dei requisiti previsti in capo al richiedente il visto giustifichi l'adozione di un provvedimento di diniego.

Sentenza completa

Pubblicato il 21/09/2022

N. 12009/2022 REG.PROV.COLL.

N. 06225/2022 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 6225 del 2022, proposto da
-OMISSIS-, rappresentato e difeso dall’avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

- Ministero dell'Interno;
- Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale;
- Ambasciata d’Italia de Il Cairo (Egitto);
in persona dei rispettivi legali rappresentanti, rappresentati e difesi
ex lege
dall’Avvocatura Generale dello Stato, presso la quale sono domiciliati in Roma, alla Via dei Portoghesi, n. 12;

per l'annullamento

del provvedimento dell’Ambasciata …

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