Cassazione penale Sez. III sentenza n. 55095 del 29 dicembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:55095PEN

Massima

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Il custode di beni sottoposti a sequestro penale non risponde del reato di violazione di sigilli di cui all'art. 349 c.p. per il solo fatto di non aver avvisato l'autorità della violazione dei sigilli da parte di ignoti, quando i proprietari dei beni abbiano agito al solo fine di verificare lo stato delle loro unità abitative, senza intento di violare i sigilli. Inoltre, il reato di cui all'art. 349 c.p. si estingue per prescrizione, ai sensi degli artt. 157 e 161 c.p., quando il termine massimo di prescrizione di 7 anni e 6 mesi sia decorso prima della pronuncia della sentenza di appello, senza che la prescrizione sia stata rilevata o eccepita in tale sede, né dedotta con i motivi di ricorso per cassazione, non essendo in tal caso possibile la rilevazione d'ufficio della prescrizione da parte del giudice di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIALE Aldo - Presidente

Dott. SOCCI Angelo M. - rel. Consigliere

Dott. ANDREAZZA Gastone - Consigliere

Dott. ACETO Aldo - Consigliere

Dott. GENTILI Andrea - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 20/12/2013 della CORTE APPELLO di SALERNO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udito in PUBBLICA UDIENZA del 19/05/2016, la relazione svolta dal Consigliere Dr. ANGELO MATTEO SOCCI;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dr. MARILIA DI NARDO, che ha concluso: "annullamento senza rinvio per prescrizione".
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte di Appello di Salerno con sentenza del 20 dicembre 2013 confermava la decision…

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