Cassazione penale Sez. III sentenza n. 33621 del 13 settembre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:33621PEN

Massima

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Il reato di produzione di materiale pedopornografico di cui all'art. 600-ter c.p. sussiste anche in assenza di un esplicito consenso del minore alle videoriprese, essendo sufficiente l'accertamento del suo dissenso, anche se inizialmente non manifestato in modo deciso, purché tale dissenso emerga in modo chiaro e inequivocabile nel corso dell'atto sessuale. Ai fini dell'integrazione del reato, non rileva il consenso del minore alla successiva diffusione del materiale, in quanto il minore, ancorché non "utilizzato" nella fase iniziale, deve essere comunque ritenuto strumentalizzato nella fase di cessione o divulgazione delle immagini, a prescindere dal momento della realizzazione e da chi ne procuri la diffusione. La discrezionalità del legislatore nel prevedere un trattamento sanzionatorio più severo per il reato di produzione di materiale pedopornografico rispetto ad altre fattispecie a tutela dei minori, come gli atti sessuali con minorenne o la prostituzione minorile, è sindacabile solo in caso di palese violazione del principio di eguaglianza, non ravvisabile quando il bene giuridico protetto dalla norma incriminatrice non si identifica nell'autonomia sessuale del minore, ma nella tutela del suo equilibrato sviluppo psicofisico dalla compromissione che la divulgazione delle immagini relative alla sua vita sessuale potrebbe arrecare alla sua intimità e al suo riserbo sessuale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROSI Elisabetta - Presidente

Dott. CERRONI Claudio - Consigliere

Dott. PAZIENZA Vittorio - Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - Consigliere

Dott. AMOROSO Maria C. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposta da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
Avverso la sentenza della Corte d'appello di Palermo del 01/07/2020;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dr. Maria Cristina Amoroso; lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Giordano Luigi, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1.Con sentenza del 01/07/2020, la Corte d'appello di Palermo, con…

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