Il dolo generico è compatibile con il vizio parziale di mente, in quanto l'imputabilità, quale capacità di intendere e di volere, e la colpevolezza, quale coscienza e volontà del fatto illecito, esprimono concetti diversi ed operano su piani distinti. Pertanto, la diminuente di cui all'art. 89 c.p. non esclude necessariamente la sussistenza del dolo del reato, che va accertata con gli stessi criteri adottabili nei confronti di persona pienamente capace, potendo la ridotta capacità di intendere e di volere influire solo nei casi contraddistinti da un particolare dolo specifico. Inoltre, in tema di furto, l'aggravante dell'esposizione alla pubblica fede è esclusa solo in presenza di condizioni di sorveglianza e controllo continuativi, costanti e specificamente efficaci ad impedire la sottrazione della res, ostacolandone la facilità di raggiungimento. La mera collocazione della merce, in assenza di sistemi di videosorveglianza o altri accorgimenti idonei a garantire un controllo effettivo e diretto sulla stessa, non esclude la sussistenza di tale aggravante.