Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 1673 del 16 gennaio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:1673PEN

Massima

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Il provvedimento di applicazione di una misura cautelare personale, quale gli arresti domiciliari, deve essere sorretto da adeguata motivazione che dia conto della sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e del concreto pericolo di reiterazione del reato o di fuga, valutati alla luce delle specifiche esigenze cautelari del caso concreto. Tali esigenze cautelari, tuttavia, possono venir meno nel corso del procedimento, rendendo necessaria la revoca o la sostituzione della misura con altra meno afflittiva, qualora vengano meno i presupposti che ne avevano giustificato l'applicazione. Il giudice è pertanto tenuto a riesaminare periodicamente la perdurante attualità delle esigenze cautelari, al fine di adeguare la misura cautelare alla mutata situazione processuale e personale dell'indagato, in ossequio ai principi di proporzionalità e adeguatezza della cautela, nonché al fine di evitare che la misura cautelare si trasformi in una forma anticipata di esecuzione della pena. La revoca o la sostituzione della misura cautelare deve essere disposta anche quando, pur in presenza di gravi indizi di colpevolezza, risulti che il pericolo di reiterazione del reato o di fuga sia venuto meno per effetto di un mutamento delle circostanze o per il decorso del tempo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. TRONCI Andrea - Consigliere

Dott. VILLONI Orland - rel. Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

Dott. COSTANTINI Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), n. (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 255/19 del Tribunale del Riesame di L'Aquila del 11/07/2019;
esaminati gli atti e letti il ricorso ed il provvedimento decisorio impugnato; udita la relazione del consigliere, Villoni O.;
sentito il pubblico ministero in persona del Sostituto Procuratore Generale, D.ssa Lori P., che ha concluso per l'inammissibilita'.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza impugnata, il Tribunale del Riesame di L'Aquila ha confermato…

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