Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 16082 del 16 aprile 2009

ECLI:IT:CASS:2009:16082PEN

Massima

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Il giudice della riparazione per ingiusta detenzione, nel valutare la domanda di riparazione, ha il potere di apprezzare in modo autonomo e completo tutti gli elementi probatori a sua disposizione, al fine di accertare se la condotta della persona sottoposta a custodia cautelare, pur non integrando gli estremi del reato, sia stata comunque gravemente colposa e abbia concretamente inciso sulla misura restrittiva subita. Pertanto, il rigetto della domanda di riparazione è legittimo qualora il giudice accerti che la persona, con condotte consapevoli e volontarie, abbia creato una situazione di allarme e di doveroso intervento da parte delle forze dell'ordine, anche se tali condotte non siano state ritenute penalmente rilevanti, in quanto valutate secondo il parametro dell'id quod plerumque accidit e delle regole di esperienza comunemente accettate.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IACOPINO Silvana G. - Presidente

Dott. MAISANO Giulio - Consigliere

Dott. AMENDOLA Adelaide - Consigliere

Dott. BRICCHETTI Renato - Consigliere

Dott. PICCIALLI Patrizia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

difensore di CA. Me. , nata a (OMESSO);

avverso l'ordinanza pronunciata in data 18 luglio 2007 dalla Corte di appello di Messina;

udita la relazione del Consigliere Dott. BRICCHETTI Renato;

lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del S. Procuratore Generale Dott. MONETTI Vito, che ha chiesto rigettarsi il ricorso.

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

1. Con l'ordinanza indicata in epigrafe, la Corte d…

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