La conferenza di servizi è un modulo organizzativo-procedimentale privo di una propria individualità giuridica, essendo soltanto uno strumento di coordinamento e raccordo tra le diverse amministrazioni coinvolte nel procedimento. Pertanto, sul piano processuale, la conferenza di servizi non ha una legittimazione passiva autonoma, ma è necessario che il ricorso sia notificato a tutte le amministrazioni che, nell'ambito della conferenza, hanno espresso pareri o determinazioni che il ricorrente intende impugnare. L'omissione di tale notifica comporta l'inammissibilità del ricorso, in quanto la mancata integrazione del contraddittorio pregiudica il diritto di difesa delle amministrazioni interessate. Il giudice amministrativo, nel valutare la legittimità di un provvedimento adottato all'esito di una conferenza di servizi, deve pertanto verificare non solo la regolarità formale e sostanziale dell'atto conclusivo, ma anche l'osservanza delle regole processuali relative alla notifica del ricorso a tutte le amministrazioni che hanno partecipato alla conferenza e contribuito alla formazione della decisione finale.